14 Settembre 2020

I danni dell’inquinamento atmosferico sui capelli

Inquinamento atmosferico e smog danneggiano il cuoio capelluto e i capelli, provocandone in alcuni casi addirittura la perdita.

Per Fabio Rinaldi, dermatologo e presidente dell’International Hair Research Foundation (Ihrf) e docente alla Sorbona di Parigi, il danno sulle cellule della testa è simile al danno che si verifica nelle cellule del tratto respiratorio.

Il fusto dei capelli, attraverso la cuticola esterna, assorbe come una spugna tutto quello che è presente nell’atmosfera: odori, fumo di sigaretta e gas di scarico ma anche polveri sottili e metalli pesanti che si depositano sulla pelle del cuoio capelluto. Questi inquinanti, miscelandosi al sebo, rimangono ben aderenti alla pelle, determinando un effetto intossicante e infiammatorio della testa.

Il danno degli inquinanti è sia estetico, perché i capelli risultano sporchi e opachi, che strutturale perché al microscopio i capelli presentano le cellule delle cuticole esterne meno compatte: ne consegue che i capelli sono più fragili, deboli e si spezzano con maggior facilità.

Pioggia e nebbia aumentano poi la destrutturazione dei capelli, favorendo la penetrazione degli inquinanti: ad esempio in inverno, quando ozono, PM10 e monossido di carbonio sono più elevati, la situazione peggiora.

Lo confermano anche i dati raccolti dai dermatologi dell'Ihrf durante la campagna “Cosa respirano i tuoi capelli”: nel 38% delle persone visitate prima a luglio e poi a novembre, il cuoio capelluto presentava una dermatite irritativa che invece era assente durante il periodo estivo.

Fonti: https://www.adnkronos.com/salute/2016/01/30/non-male-solo-polmoni-smog-nemico-capelli-pelle_emRqaef24ZlUxosq0TNPLL.html?refresh_ce

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