09 Maggio 2022

Inquinamento indoor: cosa tenere sotto controllo

Poiché trascorriamo il 90% della nostra esistenza in ambienti chiusi, risulta evidente che una scarsa qualità dell’Indoor Air Quality (IAQ), è responsabile del nostro benessere e della nostra salute. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito l’IAQ tra i principali fattori di rischio per la salute.

Tra le malattie correlate a ciò che si respira in ambienti chiusi, vi sono patologie allergiche e respiratorie come l’asma che, solo in Europa, prende di mira la popolazione adulta nella misura del 3-8%.

Per aria indoor si intende l’aria che si respira in un ambiente chiuso e che viene introdotta tramite la ventilazione naturale e/o artificiale: con la respirazione umana l’ossigeno viene consumato e si riduce, mentre l’anidride carbonica (CO2) aumenta.

Le principali fonti di inquinamento indoor, oltre all’aria atmosferica in entrata, sono: la polvere prodotta dai materiali e gli arredi; i processi di combustione per la cottura dei cibi e il riscaldamento degli ambienti; i prodotti per la pulizia, l’igiene e la manutenzione della casa e tutte quelle attività prodotte da eventuali animali domestici e dagli esseri umani come, ad esempio, il fumo di tabacco.

Possono costituire una fonte di inquinamento indoor biologico o chimico anche gli impianti di condizionamento mal progettati, in pessimo stato di pulizia e di manutenzione: in presenza di acqua stagnante possono annidarsi colonie di microrganismi.

Questo rischio non si corre con Jade di Haier, il purificatore e condizionatore all-in-one, dotato di un filtro IFD removibile, che riesce a bloccare il particolato PM10 e PM2,5 e a catturare e neutralizzare le particelle fino a 0,3 micron eliminando così, pollini, muffe e batteri con un’efficienza pari al 99.9%.

Link fonte: https://www.siram.veolia.it/news/energia-e-sostenibilita/inquinamento-indoor

Top