06 Settembre 2021

Inquinamento indoor e aumento delle patologie allergiche

Per inquinamento dell'aria indoor si intende qualsiasi tipo di alterazione delle caratteristiche chimico-fisiche dell’aria capace di causare danni all'uomo e ad altri organismi viventi in ambienti come abitazioni, uffici, locali pubblici, negozi, fabbriche e mezzi di trasporto.

A partire dagli anni ‘70 si sono effettuati diversi studi scientifici, relativi alla qualità dell’aria negli ambienti domestici, quando si è iniziato a progettare edifici con materiali di isolamento ed infissi ermetici, che hanno ridotto notevolmente gli scambi d'aria tra l'interno e l’esterno.

A seguito di questo cambiamento nella progettazione degli edifici, conseguenza della crisi energetica del 1973, si è incominciato a notare un aumento di manifestazioni patologiche come congiuntivite, rinite ed asma.

Tra le principali sorgenti inquinanti dell'aria negli ambienti indoor si possono elencare virus, batteri, acari, pollini e funghi provenienti da uomini, animali e piante, a cui si aggiungono composti organici volatili come benzene e formaldeide rilasciati da mobili, da isolanti, da stoffe e da prodotti per la pulizia e l'igiene della casa. Non vanno poi dimenticati anidride solforosa, fuliggine, ossido nitrico, ozono e polveri fini provenienti dall’inquinamento esterno.

Si calcola che ogni giorno una persona inala dai 10 ai 20 mila litri di aria e il tempo trascorso in un contesto indoor, tenendo conto anche del riposo notturno, rappresenta la quasi maggioranza della giornata.

Diventa quindi fondamentale cercare in ogni modo di migliorare la qualità dell’aria indoor installando ad esempio dei purificatori come Jade di Haier, il purificatore e condizionatore all-in-one che, grazie al filtro iFD, cattura e neutralizza il 99,9% delle impurità presenti nell’aria di casa.
 
Link Fonte: https://www.pollinieallergia.net/inquinamento-indoor-e-patologia-allergica-a123

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