03 Luglio 2020

INQUINAMENTO DA PM2.5: L’ITALIA PEGGIORE IN EUROPA E 11ESIMA NEL MONDO

È quanto emerge dal rapporto “The Lancet Countdown on Health and Climate Change” presentato a Roma nel mese di febbraio e realizzato attraverso la collaborazione tra 120 esperti di 35 università ed enti di ricerca di tutto il mondo, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

 

Secondo la ricerca sono potenzialmente a rischio soprattutto bambini e neonati, che hanno sistemi immunitario e respiratorio ancora non nel tutto sviluppati e gli anziani, che possono risentire maggiormente di una qualità dell’aria non ottimale, sia fuori casa che in casa. Basti pensare inoltre che, sempre guardando agli over-65, nel 2018 nel mondo sono stati individuati 220 milioni di anziani esposti all’altro grande rischio che sono le ondate di calore, dato ulteriormente in crescita negli ultimi anni.

 

E’ risaputo che la cattiva qualità dell’aria di oggi avrà un impatto a lungo termine sulla salute della popolazione italiana ed europea dei prossimi anni e quindi risulta quindi sempre più importante mantenere un livello qualitativo ottimale dell’aria sia all’esterno grazie ad una sempre più attenta lotta all’inquinamento che in casa, puntando su una purificazione dell’aria che rileva ed elimina polveri sottili, pollini e batteri.

 

fonte: http://www.greenreport.it/news/clima/lancet-countdown-2019-sempre-piu-evidente-il-collegamento-tra-salute-e-cambiamenti-climatici-ma-la-gente-fatica-a-farlo/

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