Consumo condizionatore: come calcolarlo e come ridurlo

Consumo condizionatore - I consigli per risparmiare

Se in casa avete installato un condizionatore o state pensando di acquistarne uno, sicuramente vi sarete chiesti quanto consuma e che impatto ha sulla bolletta.

In questo articolo, esploreremo i fattori che influenzano il consumo condizionatori, per capire come ridurre la spesa energetica.
Scoprirete che, con alcune semplici azioni, potrete continuare a godere dei benefici del condizionatore senza aumentare troppo il vostro consumo energetico.

Iniziamo dunque a esplorare il tema del consumo dei condizionatori.

Perché il condizionatore consuma energia?

Per calcolare il consumo dei condizionatori, è utile capire anzitutto come funzionano.

In poche parole, il condizionatore agisce come un frigorifero, ma al contrario: il climatizzatore, infatti, raccoglie il calore dall'interno della stanza e lo rilascia all'esterno, creando un ambiente più fresco.

Di solito il condizionatore è formato da un'unità interna, chiamata anche split, e un'unità esterna, collegate tra loro da un circuito idraulico in cui scorre il fluido refrigerante.
Il fluido refrigerante viene compresso nell’unità esterna e, passando prima attraverso uno scambiatore di calore e poi attraverso un capillare, si raffredda cedendo calore all’ambiente esterno.
Una volta raffreddato, il gas arriva allo split interno, dove passa nuovamente attraverso uno scambiatore, si riscalda e sottrae calore all'ambiente.
Infine, il fluido refrigerante torna all'unità esterna, dove viene di nuovo compresso, ripetendo il ciclo finché la temperatura desiderata viene raggiunta.

Ovviamente, questo processo di raffreddamento richiede energia elettrica, quindi il condizionatore consuma energia per funzionare. Ma quanta?
Per calcolare quanto consuma un condizionatore bisogna tenere in considerazione diversi fattori, vediamo quali.

I fattori che incidono sul consumo condizionatore

Il consumo energetico del condizionatore dipende da diversi elementi, tra cui:

  • Potenza del condizionatore
    La potenza del climatizzatore, espressa in kW o in BTU/h, indica la quantità di energia termica necessaria per rinfrescare un ambiente.
    In generale, maggiore è la potenza del condizionatore, maggiore sarà il suo consumo di energia.
    Ciò significa che il consumo condizionatore 12000 BTU sarà maggiore di quello di un clima da 9000 BTU e minore di quello di un condizionatore 18000 BTU.
     
  • Dimensioni e isolamento dell’ambiente da raffreddare
    Una stanza più grande richiede un condizionatore più potente, aumentando quindi il consumo energetico.
    Inoltre, se la stanza è mal isolata, il condizionatore dovrà lavorare di più per mantenere la temperatura desiderata, consumando ulteriore energia.
     
  • Modello di condizionatore
    Il consumo energetico dipende anche dal modello di condizionatore.
    Un clima di ultima generazione, di classe energetica A++ o A+++ e dotato di tecnologia inverter, avrà prestazioni migliori in termini di efficienza energetica rispetto ad un condizionatore tradizionale on/off o di classe inferiore.
    Oltre alla classe, sono da tenere in considerazione anche gli indici di efficienza energetica in raffreddamento (SEER) e in riscaldamento (SCOP) e il consumo energetico annuo in kW/annui.
     
  • Condizioni climatiche esterne
    I consumi elettrici del condizionatore dipendono anche dalle caratteristiche della zona geografica in cui si trova l’abitazione.
    Ad esempio, se la casa si trova in una zona molto calda in estate, il condizionatore dovrà lavorare di più per raggiungere la temperatura desiderata e mantenerla nel tempo.
     
  • Impostazioni selezionate
    I moderni climatizzatori sono dotati di funzionalità e tecnologie intelligenti che possono aiutare a risparmiare energia, ma è necessario saper utilizzarli correttamente.
    Per evitare sprechi è utile conoscere, in particolare, i simboli del telecomando del condizionatore, in modo da attivare correttamente le diverse funzioni dell'unità e sfruttarle al massimo per ottenere prestazioni ottimali con il minimo consumo energetico.
    La modalità deumidificatore, ad esempio, permette di abbattere i costi in bolletta e, al contempo, di rendere l’aria più salubre.

Calcolo consumo condizionatore

Come abbiamo visto, il consumo energetico di un climatizzatore dipende da diversi fattori, per cui per un calcolo dei consumi preciso è sempre bene rivolgersi ad un professionista del settore.

Tuttavia, per farsi un’idea generale di quanto consuma un condizionatore in un anno è possibile far riferimento all’etichetta energetica dell’apparecchio.

All’interno dell’etichetta energetica è infatti presente la voce “kWh/annum”, che fornisce informazioni proprio su quanto consuma un condizionatore in un anno, permettendoci di calcolarne i costi.

Un’altra voce dell’etichetta energetica che ci può aiutare a capire qual è il consumo energetico del climatizzatore è quella relativa a SCOP e SEER: queste due sigle fanno riferimento al coefficiente di efficienza energetica stagionale, che mette in rapporto il fabbisogno annuo di raffreddamento/riscaldamento con il consumo annuo di energia elettrica destinata al raffreddamento/riscaldamento.
Il consumo del condizionatore sarà minore più i valori di SEER (freddo) e SCOP (caldo) saranno alti.

Consumo condizionatori: 10 consigli per risparmiare in bolletta

Considerando quanto visto finora, veniamo ora ai consigli per risparmiare sui consumi del condizionatore. Per un risparmio sulla bolletta della luce è utile:

  1. preferire un condizionatore classe A (o superiore), ad alta efficienza energetica;
     
  2. scegliere un condizionatore inverter in grado di modulare la potenza erogata in base alle esigenze dell’ambiente ed abbattere così gli sprechi;
     
  3. prediligere un condizionatore smart, che offra la possibilità di controllo da remoto grazie ad apposite applicazioni wi-fi, in modo da poter pianificare accensione e spegnimento del condizionatore anche da fuori casa ed avere più controllo sui consumi;
     
  4. se il vostro condizionatore non dispone di wi-fi per un controllo da remoto, in generale è buona prassi spegnere il condizionatore quando si esce di casa per un lungo periodo;
     
  5. scegliere un condizionatore della potenza adatta alle dimensioni dell’ambiente da climatizzare, per avere prestazioni ottimali;
     
  6. assicurarsi che l’ambiente abbia un buon isolamento e che, finché il clima è in funzione, non ci siano porte e finestre aperte, per evitare che entri aria calda o fredda;
     
  7. inoltre, durante le ore più calde della giornata, è consigliabile abbassare le tende o le persiane per ridurre il calore che entra in casa e facilitare il lavoro del condizionatore;
     
  8. conoscere e sfruttare al meglio le funzionalità del condizionatore. Ad esempio, in estate, preferite la modalità deumidificatore, che consuma meno e permette di avere un’aria fresca e più salubre;
     
  9. non impostare temperature che discostano troppo da quelle ambientali, perché più la temperatura impostata differisce da quella di partenza, più tempo impiegherà il condizionatore per raggiungerla;
     
  10. pianificare con regolarità una completa manutenzione del condizionatore, in modo da mantenerne l’alta efficienza.

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